TURISMO SOSTENIBILE IN MONTAGNA: VIVERE I TEMPI DELLA NATURA

Le montagne sono ad oggi luoghi turistici per gran parte dell’anno e diventa sempre più evidente l’interesse dei turisti a ridurre l’impronta del loro passaggio. Si distingue oggi tra il turismo sostenibile, turismo responsabile o a basso impatto da quello di massa che affolla le grandi città trasformandone il paesaggio, la cultura e le tradizioni. Diverse sono le iniziative come quella in Val Badia o ancora la prima città certificata come meta sostenibile in Valsugana che rendono evidente e concreto il cambio di rotta nell’industria del turismo in montagna.

Cosa significa turismo sostenibile in montagna?

Viaggiare ed esplorare sentieri, consumare delizie tradizionali e ammirare paesaggi  montani a oggi non può escludere un’attenzione a vivere questi momenti nel nome della sostenibilità perché in tanti ormai hanno compreso come ogni scelta può avere un impatto positivo sui luoghi che esploriamo.  Ma precisamente cosa s’intende per turismo che sia sostenibile? Differenziandosi dall’Ecoturismo che si riferisce a un turismo responsabile delle aree naturali e che apporti benefici alla conservazione naturale delle risorse il turismo sostenibile invece ha più sfumature. Turismo sostenibile è definito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite(UNWTO) come un turismo che prenda in considerazione l’impatto economico, sociale e ambientale corrente e futuro e che soddisfi necessità di visitatori, industrie, ambiente e comunità ospitanti. Turismo sostenibile significa vivere un viaggio in armonia con l’ambiente, vivere le culture locali supportando produttori del posto. Un viaggio sostenibile ha alla base un viaggiatore responsabile, che ha bene a mente i principi del viaggiare slow. Ridurre gli spostamenti con mezzi altamente inquinanti come l’aereo, scegliere mete vicine al luogo in cui si abita o pensare ad attività con persone locali, sono alcune delle indicazioni per non essere meri consumatori di esperienze ma visitatori responsabili e sostenere un nuovo tipo di turismo.

Il turismo di massa oltre che i grandi eventi sulla neve hanno portato nelle zone montane una trasformazione dei paesaggi (pensando sole alle richieste legate allo sport e grandi impianti sciistici), degrado ambientale, lenta perdita delle tradizioni, elevato inquinamento. Vivere l’ambiente montano significa entrare in contatto con un habitat fragile che deve essere preservato, per questo vivere la montagna in modo responsabile ha impatti positivi sia sulla conservazione degli habitat e in particolare sulla qualità dell’esperienza che possiamo.  Turismo sostenibile in montagna è adattarsi ai tempi dell’ecosistema montano, non pretendere, pensare di vivere la montagna più lentamente scoprendo anche piccoli paesi che apparentemente non sembrano appetibili  e che invece hanno molto da scoprire. La montagna in inverno non è solo scii, pensare a nuovi sport come il fat bike, ciaspolate e semplicemente una passeggiata è un modo di scoprire e scoprire sé stessi. Guardare la montagna non come bene di consumo ma come un luogo di tutti e che dovrà essere accessibile nel futuro.  Ad oggi, sono gli stessi territori a mettersi in gioco con iniziative alternative come le case ecologiche in Valbadia attente al riscaldamento da fonti rinnovabili delle strutture turistiche o la realizzazione del Mountain Pass che permette di utilizzare mezzi pubblici alternativi alla macchina all’interno dell’iniziativa “Stop Macchine”.

Come essere un viaggiatore responsabile?

Pianifica il viaggio, pensa alla struttura che ti riceverà alla sua sensibilità sui temi di raccolta differenziata, produzione di energia da fonti rinnovabili, consumo di acqua per esempio e che non si tratti di greenwashing. Ad oggi, diverse sono le località che hanno ricevuto la certificazione di turismo sostenibile secondo i criteri del Global Sustainable Tourism Company (GSTC), In Italia la destinazione Valsugana è tra le prime ad aver visto riconoscere il proprio impegno nel campo della sostenibilità turistica. Privilegia ristoranti locali, con prodotti locali e a km zero, inventa nuove attività e poni molta attenzione ai rifiuti che produci e lasciati trasportare dalla natura, meravigliati dei dettagli cercando di lasciare una traccia il più possibile leggera.

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